La ginnastica specifica evita che la scoliosi peggiori. E dà risultati migliori se è preceduta dalla terapia manuale.
Qual è la miglior cura della scoliosi?
La scoliosi si manifesta durante la fase di passaggio dallo stadio infantile a quello adolescenziale. Genera un’alterazione della postura, dovuta a una deformazione della colonna vertebrale che modifica la struttura ossea delle vertebre, in modo più o meno grave. Abbiamo già visto come ciò accada, come queste curve non siano annullabili e come esistano solo interventi per arrestarne il peggioramento durante la crescita del bambino. Oltre alla ginnastica specifica per limitare il più possibile le curve della scoliosi e contrastarne l’evoluzione, i fisioterapisti usano la terapia manuale. Rende ancora più efficaci i trattamenti tradizionali sostenuti dalla comunità scientifica. L’approccio del nostro centro di fisioterapia TrattaMix Project di Udine per la cura della scoliosi si concentra sul trattamento di un tessuto specifico, che prende il nome di “fascia”. È lavorato in modo diverso a seconda del paziente e della sua storia clinica.
Il tessuto connettivo da trattare nella scoliosi
La fascia è un tessuto connettivo che, come un vestito, ricopre muscoli, ossa articolazioni, e anche organi, nervi, vasi sanguigni, insomma tutte le strutture del nostro corpo. L’abbiamo vista tante volte: è la pellicola bianca-trasparente che riveste la carne alla fiorentina o il petto di pollo crudo. Il suo compito è connettere e proteggere tutte le strutture anatomiche descritte sopra e, scorrendo bene, farle muovere in modo fluido e corretto. Spesso, però, non riesce a scorrere bene. Traumi fisici, infiammazioni, interventi chirurgici, eventi abbastanza frequenti nella vita delle persone, creano alterazioni a livello della fascia. Il vestito liscio, preso come esempio, si stropiccia, crea dei nodi e rende più rigide le strutture che riveste (muscoli, articolazioni ecc.). In gergo più tecnico, diciamo che si creano delle densificazioni che limitano il movimento delle strutture del corpo. Queste densificazioni portano a squilibri posturali più o meno evidenti.
Evitare gli squilibri di forza muscolare
Le rigidità della fascia connettivale influenzano il corpo di qualsiasi persona, e ancor di più il corpo dei ragazzini con la scoliosi. In quest’ottica traumi, infiammazioni e interventi chirurgici non sono cause, ma peggiorativi della scoliosi. Più vecchi sono, più le rigidità si fossilizzano. Prendiamo ad esempio una ragazzina con scoliosi a S. Come spesso succede, potrebbe presentare uno sbilanciamento della postura e scaricare il peso del corpo più sulla gamba destra rispetto alla sinistra. Immaginiamola compiere un salto e, nell’atterraggio, subire una distorsione alla caviglia destra, sulla quale già scaricava più peso. È un evento che peggiora la situazione perché, dopo il trauma, quella caviglia risulterà più rigida e renderà ancora più sbilanciata la postura. Di conseguenza, i muscoli dovranno fare più fatica per muovere quei segmenti e si stancheranno prima. Avere squilibri di forza muscolare non è salutare per il nostro corpo e porta ad assumere posture scorrette.
Cura della scoliosi: iniziare valutando rigidità articolari e muscolari
Cosa succederebbe se prendessimo la nostra ragazzina con scoliosi a S e la avviassimo agli esercizi specifici per la scoliosi, senza trattare prima le rigidità dovute alla distorsione? Il risultato potrebbe non essere ottimale. Sarebbe infatti affaticata nell’esecuzione e troverebbe inutili i suoi sforzi perché, proprio quella rigidità porterà il suo corpo di nuovo alla postura scorretta. È perciò essenziale che il fisioterapista integri ai trattamenti tradizionali della scoliosi anche una valutazione delle rigidità articolari e muscolari. Una volta svolta la terapia manuale, l’esercizio risulterà più efficace, più veloce e meno faticoso. Lo stesso ragionamento può applicarsi alle scoliosi che vengono trattate con il busto ortopedico. In questo caso, la terapia manuale è ancora più preziosa perché ha il compito di eliminare tutte le rigidità che rappresentano un ostacolo alle spinte correttive del busto.