Ginnastica respiratoria bottiglia – TrattaMIX UDINE – in un VIDEO TUTORIAL completo, troverete le istruzioni per effettuare un auto-massaggio che migliora istantaneamente la capacità respiratoria
IMPORTANTE! – In questo articolo “Ginnastica respiratoria bottiglia – TrattaMIX UDINE” troverete un efficace approccio complementare e parallelo alla ginnastica respiratoria.
Siamo sicuri che, se proverete entrambi gli approcci insieme, otterrete dei risultati significativamente maggiori.
Svolgendo l’auto-massaggio proposto nel tutorial, renderete più mobili i tessiti molli che ruotano intorno al sistema respiratorio, e questo renderà più facile ed efficace allenarsi.
QUANDO è utile fare questo automassaggio?
L’auto-trattamento descritto passo per passo nel video è utile in tutti i casi di infiammazione o sofferenza del sistema respiratorio. Serve per migliorare la capacità respiratoria, cioè la quantità massima di aria che i polmoni possono incamerare.
Le problematiche, le patologie e le infiammazioni del sistema respiratorio vanno a ridurre la capacità respiratoria (il massimo volume respiratorio), e quindi gli scambi gassosi a livello degli alveoli (immagine sopra). Per questo nei casi più gravi, come quelli osservati gli scorsi anni durante l’emergenza Coronavirus, si possono creare seri rischi per la vita.
L’automassaggio che vi proponiamo e che vi spiegheremo dettagliatamente nel video, non vuole sostituirsi ad un piano terapeutico farmacologico, ma nasce con lo scopo di essere una sua INTEGRAZIONE, in modo da potenziarne l’efficacia senza ulteriori effetti collaterali.
Questo autotrattamento va ad agire contemporaneamente sia sull’elasticità della gabbia toracica, rendendo meno faticosa l’espansione, sia sul gonfiore dei tessuti polmonari, drenando il sistema di circolazione sanguigna capillare, aumentando quindi il volume libero per l’aria e facilitando di conseguenza l’ossigenazione del sangue.
La NOSTRA PREMESSA all’auto-massaggio
Quello che vi consigliamo di fare è di guardare prima il video, così da avere un’idea delle posizioni e dei movimenti da fare durante il massaggio. Dopodiché potete fare affidamento a questa guida per approfondire ogni passaggio, in questo modo non perderete alcun dettaglio del vostro auto-trattamento.
Ci teniamo a sottolineare che il video e la descrizione di seguito mostrano delle manovre standard di automassaggio: nella realtà ogni posizione e ogni movimento va adattato alla vostra persona e alla vostra condizione attuale. Immaginatevi come una tela bianca in cui le informazioni che vi diamo ne rappresentano i pennelli, i colori e il soggetto da ritrarre: a voi la libertà di dipingere questa tela nel modo che vi è più congeniale.
In questo senso quindi, se uno dei movimenti consigliati vi crea fastidio o dolore, siete liberi di modificare la pressione, la posizione della mano o del corpo. Questo non implicherà una minor efficacia del trattamento, anzi sarà la prova che state adattando il nostro massaggio al vostro corpo.
TUTTI I PASSAGGI dell’auto-massaggio
- La posizione adatta – seduta con appoggio dei piedi a terra.
- Identificazione delle zone da trattare – dividiamo la gabbia toracica in 6 aree (laterale destra, antero-laterale destra, laterale sinistra, antero-laterale sinistra, posteriore destra, posteriore sinistra). Per ognuna di queste zone della gabbia toracica, andate a trattare sia un punto superiore (alto), sia un punto inferiore (basso). A seconda che siate da soli o in coppia, potrete applicare il massaggio anche sulla parte posteriore del torace.
- Respirazione – fate un bel respiro profondo incamerando e trattenete più aria possibile nei polmoni. Senza andare incontro a dolore, raggiungete così il punto di massima inspirazione e di massima espansione polmonare.
- Compressione delle zone identificate nel punto 2 – Sempre mantenendo la massima inspirazione, iniziate a comprimere le aree della gabbia toracica, utilizzando le mani in questo modo: per le aree laterali, potete sovrapporre la mano del lato opposto per aiutarvi ad imprimere la pressione sul torace; per le aree antero-laterali invece, posizionate le due mani ad altezze diverse, una sopra e una sotto.
Dopo aver posizionato le mani correttamente, potete rendere ancora più efficaci le compressioni piegando il corpo come per chiudervi a riccio sul punto da trattare. Ad esempio, se il punto è laterale sinistra, inclinerete la schiena verso sinistra. Se il punto è quello situato in zona anteriore sinistra, piegherete la schiena in obliquo in direzione avanti-sinistra, e cosi via.
Ecco un altro stratagemma che potete adottare per il trattamento delle zone toraciche anteriori: appoggiate il dorso delle mani sulle cosce affinché queste vi aiutino a comprimere il torace piegandovi in avanti.
Durante l’autotrattamento, è importante non fare uscire l’aria che avevate incamerato. Questo perché l’obiettivo del massaggio è aumentare la pressione interna alla gabbia toracica e agire sul sistema capillare e venoso dell’area polmonare, strizzandolo come una spugna e favorendo il drenaggio dei liquidi accumulati per via dell’infiammazione.
I passaggi da eseguire sono quindi: trattenere il respiro, contemporaneamente comprimere il torace e piegare la schiena in direzione del punto da trattare.
Quanta pressione applicare su ogni punto toracico?
Su ogni punto toracico ci sono due pressioni da esercitare: una pressione di base, detta del punto B, seguita da una pressione più alta propria del massaggio.
- Pressione del punto B: La pressione iniziale da esercitare è quella che incontra la prima resistenza elastica della gabbia toracica. La sensazione che si avverte su questo punto, che nel video abbiamo denominato “punto B”, è la stessa che si ha quando si piega una molla fino a metà della sua lunghezza senza comprimerla del tutto.
- Pressione propria del massaggio: quando si va a comprimere la gabbia toracica su ogni zona non si fa altro che aumentare la spinta oltre il punto B, fino a percepire un aumento della pressione interna della gabbia toracica. Prendendo come esempio la molla di prima, in questo caso la piego ulteriormente spingendomi oltre la metà della sua lunghezza, senza però comprimerla del tutto.
TEMPI E POSOLOGIA dell’auto-massaggio
Su ogni punto, potete eseguire 10 ripetizioni: le compressioni che esercitate sono molto veloci, durano circa 1-2 secondi ognuna, tant’è che il massaggio diventa quasi un molleggiarsi su ogni punto della gabbia toracica.
Quante volte al giorno fare il massaggio: se, come vi abbiamo raccomandato all’inizio, l’automassaggio non produce fastidio o dolore, potete ripeterlo tutte le volte che volete, infatti non ci sono effetti collaterali, anzi la sua esecuzione, come potrete sperimentare voi stessi, rende il respiro più leggero, più ossigenante e meno faticoso.
Quello che vi consigliamo di fare quindi è eseguirlo ogni giorno, specie se avvertite la sensazione spiacevole di fiato corto o se siete nella fase acuta dell’infiammazione, in questo modo potrete godere del suo benefico effetto drenante.
CONTROINDICAZIONI all’auto-massaggio
Se rispettate le nostre raccomandazioni ed eseguite le pressioni senza andare incontro a dolore, possiamo affermare che non ci sono controindicazioni all’automassaggio.
Questo perché possiamo paragonare la polmonite ad un’infiammazione che si osserva dopo un importante trauma muscolo-scheletrico, come una distorsione. La caviglia che ha subito una distorsione infatti, si comporta in maniera simile ai vostri polmoni in difficoltà: diventa gonfia e i suoi tessuti si irritano a tal punto da limitarne la funzione.
Nel caso della caviglia, le nostre tecniche fisioterapiche si prendono cura con delicatezza dell’area traumatizzata per favorire il drenaggio del gonfiore e per eliminare le rigidità dei tessuti annessi fino a renderli morbidi ed elastici.
Allo stesso modo, l’automassaggio che andate ad eseguire sulla gabbia toracica facilita il drenaggio dei liquidi infiammatori accumulati nei polmoni, aumenta l’elasticità del torace e rende più efficaci i sistemi di riparazione del corpo rallentati o bloccati a causa della congestione.